Maria Vittoria Catapano, Roma, POESIA

05-10-2025 22:44 - Catalogo degli Artisti
mi chiamo Maria Vittoria Catapano
abito a Roma

la mia email è QUI

mi propongo nel Catalogo degli Artisti di CittaInsieme per la
POESIA

mi presento brevemente:

Sono moltissimi anni che scrivo. Per me la poesia è vita, è un bisogno, una esigenza, è il canale attraverso cui posso esprimere appieno la mia essenza.
E’ anche un’autoterapia: il verso mi consola, la parola mi solleva, la frase mi conforta.
Mi sono dedicata anche allo studio dell’arpa per quattro anni.
Coniugare la poesia con la musica è stata una scoperta. Queste due espressioni artistiche si integrano perfettamente.

Pubblicazioni
L’ALBERO DELLA VITA (2009) Editrice TERRE SOMMERSE
DONNA F-A-T-A (2023) Edito in autoproduzione
L’ANIMA RISORGE (2024) Editrice EXTRAVERSO
Onorificenza del 2009 come Cavaliere della Repubblica

Nelle illustrazioni qui accanto le copertine di tre miei libri, e qui di seguito alcune mie poesie.




D’ESSER DONNA
dedicata alle figlie dei femminicidi
per la Giornata contro la violenza sulla donna

Non posso proteggerti
da quassù, figlia mia
è stata una guerra per me
ho perso e sono stata cancellata

Quella paura la conosco bene
la masticavo con il sangue
ogni volta che tuo padre tornava

Non posso fermarti
sei una donna
devi vivere la tua vita
senza nasconderti,
solo tu puoi cambiare il futuro

Posso augurarti
che non ci siano schiaffi
ma solo carezze sul tuo viso
parole gentili e rispetto

Quando guarderai le foto
dove ti stringo
ricordami così
con gli occhi dolci di madre,
i miei connotati
più non ricordo
lo specchio
mi rimandava solo lividi
ero irriconoscibile
sotto i suoi pugni

Da qui, non posso salvarti figlia,
ho lasciato che la mia vita
venisse distrutta
perché tu potessi oggi e sempre
guardare un uomo negli occhi
senza tremare di paura
e salvarti.



L’ATTIMO SORGIVO
per la Giornata sulla Poesia

Ci sporchiamo le mani
con inchiostro indelebile
inventiamo
una manciata di parole
su un foglio strappato
sul quale osiamo
versi imperfetti
ossimori improbabili
rime inesistenti

Non abbiamo paura
perché il fuoco sacro
della sillaba braccata
del verbo distorto
della metrica dimenticata
ci possiede

Partoriamo l’attimo sorgivo
con la forza di quel magma
quell’ unico imperdibile
nel qui e ora, nel prima e dopo

Scandagliamo nei sacrari della mente
ma siamo anche nell’oggi
e nell’imponderabile domani

La poesia ci salva
plasma la nostra anima,
non si può spiegare
ma solo donare
a chi la comprende
al volo
raccogliendo
emozioni
da un verso
da una rima
o da una parola
che sente in risonanza
con il proprio essere

Ed è proprio
quell’emozione
come boomerang
torna a noi
moltiplicata
all’ennesima potenza,
per dare magia
al nostro scrivere






DONNE INVISIBILI o
DONNE CHE NON SI AMANO

Per non farsi sentire
lontana dal mondo
si chiudeva in una stanza
insonorizzata,
e piangeva e gridava
gridava e piangeva per ore

Quando all’improvviso
tornavano i nemici
figli, mariti amanti
con le loro richieste
le voci, le urla
rivendicando l’impossibile
chiedendo l’inimmaginabile

Si nascondeva
occultava il peso leggero
della sua ombra ferita
e senza mostrare il suo male
sorrideva, accoglieva, abbracciava
ma il dolore messo lì in pausa
non scompariva
aspettava il momento
giusto per uscire

Trovava altre strade
si rifugiava nella malinconia
che aveva cucita addosso
stava nel fiato corto
nello sguardo spento

Faceva parte delle migliaia di donne
invisibili, quelle che non si amano
quelle che occultano la loro immagine
per rendere felici chi le schiaccia
che non si credono mai abbastanza
che si arrendono senza lottare
e donano la loro vita a chi non le apprezza
quelle che pensano di non essere all’altezza
e cercano un posto, un luogo sicuro
non dove vivere ma dove sparire
per essere dimenticate, dal mondo…




RIVESTIRSI D'INFINITO o
LA LUCE VINCE CONTRO IL BUIO
Ahou Daryaei, studiava letteratura francese
all’Università in Iran nel 2023.
Fu arrestata perché, come protesta, si era
spogliata, restando in biancheria intima.
Di lei non si hanno più notizie.

Sono una nota stonata
in un coro di silenzi
un grido che sfida il mondo
Il cielo è sceso per accogliermi
ma non mi ha salvata
perché la terra sotto i miei piedi
non mi amava
Ho tolto tutti i miei petali
mi sono sbucciata:
il velo, la giacca, la camicia
sono rimasta in biancheria intima
non per la bellezza del mio corpo
ma per la forza della mia anima

Il corpo nudo e i piedi sul selciato
mi hanno restituito dignità
mentre le loro parole
pietre sul mio corpo
mi etichettavano pazza
scagliando invisibili catene
Ma io, spogliata da simboli imposti,
mi sono rivestita d’infinito
per segnare una nuova pagina di storia
Pensavano di spezzarmi
ma non si può domare
il fuoco che divampa
le mie idee non potevano
chiuderle in una stanza
né etichettare il mio corpo
perché la mia libertà, la mia luce, il mio passo
erano al di sopra d’ogni religione

Non ho paura delle torture
la mia battaglia è dura, cruda
so che la mia pelle vincerà sulla frusta
come la luce vince contro il buio.




SVELARE IL KARMA 2
A Sabrina e Roberto eccellenti musicisti che si sono ritrovati e
hanno ritrovato la Musica dopo 50 anni

Nell’urgenza di vita
del mio cuore di cristallo
fosti una scheggia
a rompere il ghiaccio
nell’inverno dell’anima

Nel tuo cuore di vetro
fui musica sconosciuta
giunta tra le tue dita
con simboli ignoti

Avevamo entrambi
dimenticato i suoni
e il tempo aveva cancellato
le note dal pentagramma

Ma ci appartenevamo
dai tempi remoti
in cui fummo separati,
eravamo predestinati
ad assolvere gli errori
e perdonare gli sbagli

E nella magia
d’una Rinascita
ci ritrovammo
di fronte ad un pianoforte
a suonare a quattro mani
l’alleluia di Cohen
l’anima tutto sa
e tutto ricorda
ci aveva sintonizzati
con la Musica dell’Universo.




DONNE KAMIKAZE
le martiri per Allah

Dietro un velo si nascondono parole
graffi nascosti l’abito non copre
strade obbligate, storia che fa male…

Non puoi scoprire mai il tuo bel viso
che da bambina a donna innamorata
si trova in guerra che non sceglie
della shaida il destino è già segnato…

Ridere vorresti come una ragazza
donarti una speranza nella vita
non ritrovarti nei campi di battaglia
quando ti lanci con peso del tuo corpo
verso l’ignoto unica tua sorte
fiero lo sguardo audace di guerriero
dove tu sei chi attacca e chi s’arrende,

Dal tuo corpo invisibile riluce,
un magnetico sguardo che cattura…
fosti preposta a dare la vita
non a un destino crudele di martirio…

Sotto pesanti vestiti le tue forme,
negate, tra il rumore delle bombe,
urli in silenzio il seme della vita
che mal si arrende all’odio della morte…




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