Suggestiva collocazione a Bergamo del "Grande cardinale in piedi" di Manzù.
01-12-2025 05:51 - CULTURA
Una delle grandi statue bronzee dello scultore bergamasco Giacomo Manzù, quella intitolata "Grande cardinale in piedi", è ora installata in una scenografica piazzetta di Bergamo.
L'opera era custodita nella casa di famiglia Manzù situata sulla collinetta ai confini fra Aprilia e Àrdea ed è stata acquistata dalla Banca Popolare di Bergamo che l'ha donata alla città.
Una affollata cerimonia inaugurale con l'intervento di autorità ed esponenti della cultura ha accompagnato l'evento.
Autore: Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 – Ardea, 1991)
Datazione: 1985–1988
Materiale: Fusione in bronzo
Dimensioni: h. 325 cm (senza basamento)
Il “Grande Cardinale in piedi” appartiene alla celebre serie di cardinali e vescovi che accompagnò l’attività di Manzù per oltre cinquant’anni. Realizzata negli ultimi anni della sua carriera, l’opera fu ottenuta dall’assemblaggio di porzioni fuse dall’artista nella sua fonderia di Campo del Fico, successivamente unite tramite saldature e patinate per conferire alla superficie una cromia variegata, dai toni verde scuro al grigio-biancastro. Rimasta a lungo presso gli eredi, è oggi donata alla città di Bergamo da Fondazione Banca Popolare di Bergamo che la colloca in piazza Carrara, luogo simbolico di dialogo tra arte classica e moderna.
Datazione: 1985–1988
Materiale: Fusione in bronzo
Dimensioni: h. 325 cm (senza basamento)
Il “Grande Cardinale in piedi” appartiene alla celebre serie di cardinali e vescovi che accompagnò l’attività di Manzù per oltre cinquant’anni. Realizzata negli ultimi anni della sua carriera, l’opera fu ottenuta dall’assemblaggio di porzioni fuse dall’artista nella sua fonderia di Campo del Fico, successivamente unite tramite saldature e patinate per conferire alla superficie una cromia variegata, dai toni verde scuro al grigio-biancastro. Rimasta a lungo presso gli eredi, è oggi donata alla città di Bergamo da Fondazione Banca Popolare di Bergamo che la colloca in piazza Carrara, luogo simbolico di dialogo tra arte classica e moderna.




