Torre del Monumento

11-04-2018 16:42 -

I resti di questo sepolcro monumentale noto come «Torre del Monumento» o «Torraccio» sono ancora oggi visibili a circa 5 km a nord del centro di Nettuno, in contrada Cadolino, sul lato settentrionale della Via del Pino, lungo quella che in età antica costituiva, probabilmente, una diramazione della direttrice viaria che collegava Antium e Lanuvium.

Il monumento funerario ha suscitato l’interesse di molti studiosi che lo hanno descritto e in alcuni casi anche disegnato. Si presenta quasi nello stesso stato di conservazione da loro tramandatoci: è composto da un dado di base di circa m. 6 di lato su cui poggia un corpo cilindrico ad elementi sovrapposti; è privo della sommità e la sua altezza è di circa m. 7.

A G. Giovannoni si devono un’accurata descrizione e una ricostruzione grafica secondo cui il monumento, a tre piani, è inseribile nella tipologia dei sepolcri di età romana ad elementi sovrapposti, detti anche a edicola a più piani.
Esso è costituito da un basamento quadrato cui segue un corpo tronco conico su cui poggia un elemento cilindrico decorato con semicolonne, coronato in cima da una cuspide.
Sul lato occidentale, a circa m. 2,50 di altezza esisteva l’incasso che ospitava la tabella con l’iscrizione.

Il monumento inizialmente è stato datato all’età giulio-claudia (27 a.C.- 68 d.C.) per le caratteristiche architettoniche ed edilizie, ma, successivamente, la fine del I secolo d.C. è stata ritenuta la datazione più attendibile. Infatti, la particolare tecnica muraria utilizzata nel dado di base del monumento è impiegata in costruzioni di Pompei successive al terremoto del 62 d.C.

Il monumento appartiene al folto gruppo di sepolcri a edicola a più piani, caratterizzati da un alto zoccolo coronato da un’edicola, molto diffusi nel mondo romano a partire dal II sec. a.C., e derivanti da precedenti ellenistici. All’interno di questa tipologia, poi, le varianti possono essere molteplici, soprattutto nella realizzazione dell’edicola che ha la funzione di baldacchino, in genere destinato ad accogliere l’immagine del proprietario della tomba.
Fin dall’inizio questi sepolcri presentano una decorazione architettonica molto varia e ricca, con fregi, capitelli figurati. In conclusione, il monumento di Nettuno è inseribile nella variante a tre piani con edicola a tholos probabilmente con decorazioni di vario genere o anche ritratti del defunto, inseriti tra una colonna e l’altra.

[Da “Nettuno e la sua storia” ed.Comune di Nettuno, 2010]