Da qualche tempo compare, tra le funzioni svolte dai funzionari comunali, quella del cosiddetto "controllo analogo" (il dr.Tizio, titolare del controllo analogo, ecc. ecc....)
Ma che si intende con questa definizione che ha tutta l'aria di essere una frase monca?
Che sia monca in effetti lo è perché a volerla scrivere per esteso sarebbe "controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi".
Tutto deriva dalla legge che regola il funzionamento di comuni e regioni, il cosiddetto TUEL (o Testo Unico Enti Locali).
Nell'articolo 113 di quella legge si stabilisce che tali enti per gestire alcuni servizi pubblici possono avvalersi di società a capitale interamente pubblico (le cosiddette società in house).
Ebbene comuni e regioni possono fare questo a condizione che controllino tali società allo stesso modo (cioè analogamente) con cui controllano i propri servizi interni.
