Per limitare l'erosione della costa e rendere sicuro l'accesso al porto di Anzio.
DAL 10 GIUGNO LA DRAGA COMINCIA A SCAVARE.

09-06-2021 18:59 -

Da giovedì 10 giugno e per circa un mese si ripeterà il consueto annuale via vai della nave-cassone che prelevando la sabbia dal fondale di fronte al porto aggirerà il Capo d'Anzio per andarla a scaricare lungo la costa del quartiere di Anzio Colonia, per l'esattezza nel tratto maggiormente eroso cioè quello compreso fra via Calabria (caserma militare) e via Mantova, poco prima dell'hotel Lido Garda.
Verranno spostati complessivamente 20mila metri cubi di materiale.

Questa è un'attività iniziata fin dalla costruzione del porto (e parliamo dell'anno 1701) che fu realizzato in maniera infelice perché improvvidamente esposto alle correnti marine che ne causano un continuo insabbiamento. Lo scopo quindi è di aprire un varco sufficientemente profondo nel fondale di ingresso al porto per evitare il malaugurato caso di incagliamento dei natanti.
L'operazione costava e costa non poco ma finché non torna un ingegnere dell'antica Roma a spiegare come si costruisce un porto la Regione Lazio non può far altro che sobbarcarsi questo onere.

Oltre alla spesa ci si mette però la burocrazia (o l'imprevidenza di certi amministratori della cosa pubblica) che riescono con rara maestrìa a far partire i lavori sempre nel mese di giugno, cioè praticamente a stagione balneare iniziata.
Con il bel risultato di far mugugnare i bagnanti che vedono per un mese quell'imbarcazione scaricare il proprio carico a poche centinaia di metri dal bagnasciuga. Il mugugno si deve soprattutto al fatto che vedersi "ripascere" la spiaggia con roba presa dal porto desta sospetti di natura sanitaria: e il pericolo sarà pure infondato perché il punto da cui è presa la sabbia è all'estremità del molo, non certo nel bacino interno, ma quando poi si registrano i soliti casi di dermatiti e infiammazioni varie il mugugno diventa incontrollabile. Come dargli torto?