NOTIFICHE Covid19. Nulla di allarmante dietro l'avviso Google.

25-05-2020 12:03 -

Comincia a serpeggiare una certa inquietudine per la comparsa sui cellulari di un avviso relativo alle "Notifiche Covid".
Diciamo subito che non c'è assolutamente nulla di allarmante, si tratta semplicemente di una funzione che Google ha predisposto per coloro che dovessero scaricarsi una APP tipo "Immuni" o altre indicate dalla sanità pubblica. La funzione provvede in particolare ad avvisare il possessore del telefono di quello che la APP sta facendo, tutto qua. E se uno si scoccia a ricevere questi avvisi non fa altro che disattivarli (si entra in Impostazioni, si scorre fino a Google e all'interno di questo si cerca l'opzione desiderata).

Nella figura si vede come si presenta la situazione su un cellulare che non ha nessuna APP dedicata al Cvid installata: le funzioni Google sono tutte in grigio, cioè assolutamente inattive, anzi neppure attivabili.


Ma approfittiamo dell'occasione per ricordare in due parole in cosa consiste il sistema di tracciamento antiCovid di cui tanto si parla

In sostanza chi installa una APP di quel tipo (ad esempio la "Immuni" governativa o altre) si accinge a consentire che il proprio telefonino tenga memoria di tutti i cellulari aventi la stessa APP accesa con i quali si entra a distanza di meno di 10 metri
Il codice di ognuno di quei cellulari viene memorizzato e spedito al sistema centrale andando a formare un immenso promemoria di tutti i contatti ravvicinati avvenuti fra i cellulari con la APP citata.
Questa ragnatela di relazioni rimane lì dormiente finché UNO dei cellulari coinvolti non risulta appartenente a una persona positiva al virus. A quel punto tutti i cellulari coi quali esso è venuto a contatto negli ultimi giorni ricevono un avviso che li informa di essersi probabilmente esposti al contagio.

Tutto questo marchingegno serve chiaramente a poter risalire a chi potrebbe essersi contagiato dopo che si è scoperto un nuovo caso positivo facilitando così il lavoro delle autorità per contenere l'epidemia e capire anche come essa si muove nel territorio.
Altrettanto chiaramente va detto che qualche perplessità sull'efficacia c'è: intanto che per farla funzionare bisogna accendere il bluetooth del cellulare (cioè quella miniradio trasmittente che arriva a comunicare appunto a 10 metri di distanza); poi che non si è ancora capito bene quali garanzie di riservatezza siano assicurate da parte di chi conserverà quell'enorme archivio di relazioni. Infine, ed è il dubbio più grosso, che utilità può avere un sistema del genere se non è il 100% delle persone a tenerlo acceso?
Vedremo.