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Una casa per Nannarella, un monumento dedicato ad Anna Magnani viene inaugurato venerdì 25/10/19 ore 17.30 in via della Pelliccia 45, Trastevere

15-10-2019 20:53 - CULTURA
Lo scultore Gianluca Bagliani offrirà alla città di Roma un busto in bronzo dedicato alla grandissima attrice Anna Magnani, emblema del cinema italiano neorealista del dopoguerra, simbolo di emancipazione e riscatto.
Madrina della manifestazione, l'attrice Lidia Vitale che leggerà un estratto dal Diario del racconto dei quaranta giorni trascorsi in America. Interverrà l’attrice Kasia Smutniak, fondatrice della Pietro Taricone Onlus alla quale l'artista devolverà il ricavato della vendita dei trenta multipli dell'opera. Presente Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio I e Stefano Marin, presidente della commissione urbanistica del Municipio I che patrocina la manifestazione.

Mi chiamo Gianluca Bagliani e sono nato a Roma nel 1975. Una realtà che conosco molto bene, dal punto
di vista cittadino e culturale. Una città è sopratutto la sua storia, i suoi protagonisti, il pulsare della vita.
Non essendo figlio d'arte ma figlio di questa straordinaria città e della sua storia, mi sono avvicinato alla
scultura per una coincidenza. Correva la lontana estate del 1981 quando mi trovavo a Tarquinia un
pomeriggio e stavo sulla spiaggia da solo. In lontananza notai un uomo con i capelli raccolti, portava barba
e occhiali e stava modellando una leonessa con la sabbia. Come quasliasi bambino curioso mi misi accanto
a lui iniziai a raccogliere la sabbia e cercai di imitare i suoi gesti. Ecco, in quel momento capii che quella era
la strada che volevo percorrere, la magica creazione dell'arte, una strada piena di dubbi e sacrifici. Nel
tempo ho iniziato a cercare altri scultori ed avvicinarmi alle loro botteghe per poter rubare con gli occhi i
loro gesti intrapresi da scuole d'arte e all'età di 24 anni feci il mio primo monumento dedicato a Luigi
Pirandello. Nel 2014 invece realizzai il monumento a Pier Paolo Pasolini. Tutti e due i monumenti si trovano
nel viterbese: il primo a Soriano nel Cimino; il secondo a Chia.
Non mi vorrei dilungare ma questi ultimi anni sono stati costellati da vicende famigliari molto tristi che mi
hanno fatto perdere spesso il contatto con quella che è la mia più grande passione, la scultura. Proprio
attraverso mia madre che ho perso da poco ho ritrovato la fonte creatrice e creativa, è stata lei a dirmi di
realizzare questo 'busto' in quanto più volte durante le nostre chiacchierate artistiche mi lamentavo di non
realizzare abbastanza soggetti femminili e ne cercavo uno forte che rimanesse dentro tutti. Lei iniziò a
parlare di Anna Magnani e dei cinema che da bambino vedevamo insieme. Uno tra tutti, 'Roma città aperta'
visto più e più volte. Vera espressione neorealista. Mia madre lo amava e ho iniziato a raccogliere materiale
e a leggere di questa meravigliosa attrice e straordinaria donna dalla forza prorompente. Stai lì a mettere
da parte centinaia e centinaia di immagini finché un giorno in quel periodo molto triste uno straordinario
collega e amico, Daniele Bato, mi incoraggiò a cominciare promettendomi che mi avrebbe seguito durante
le varie fasi della scultura e incoraggiandomi ogni volta a continuare mettendo da parte la forte stanchezza
emotiva e psicologica.
Una volta finito il busto iniziai ad accarezzare l'idea di farne un monumento così iniziai a cercare il luogo
giusto, finché un giorno né parlai un'altro mio amico Stefano Sillavi che mi mise il contatto con l'assessore
del primo municipio Stefano Marin il quale accorse immediatamente. Nell' entusiasmo generale all'idea fu
lui ad indirizzarmi sul luogo giusto e più appropriato. Da quel momento in poi più persone si sono avvicinate
a me e a questa idea creativa. Mi hanno aiutato a portare avanti questo progetto incoraggiandomi ogni
giorno fino a oggi. Colgo infatti l'occasione per ringraziare Stefano Sillari poiché senza di lui tutto questo
non sarebbe potuto accadere È lui che mi ha fatto conoscere, come ho già detto, Stefano Marin. Mi ha
fatto anche conoscere questa straordinaria donna che ho accanto a me che è Lidia Vitale. Vorrei pure
ringraziare una mia grande amica, la giornalista Erika Eramo, che mi ha sostenuto per un tratto di questo
percorso e anche Kyrahm, mia sorella d'arte. Ogni giorno fino ad oggi lei mi è stata accanto, sostenendomi,
proteggendomi, aiutandomi in tutti i modi possibili e inimmaginabili. Un affettuoso ringraziamento va ai
miei fratelli, che pur non capendo quello che stavo affrontando, in un modo o nell'altro mi hanno
sostenuto. Infine, mia madre. Lei non ha smesso mai, neanche per un momento di credere in me e ...
"Hai visto ma, ce l'abbiamo fatta."
Gianluca Bagliani


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